Posta i tuoi Contenuti!
Home » » Come affrontare un territorio ostile

Come affrontare un territorio ostile


Una tipica squadra d'incursori sostanzialmente deve affrontare qualunque tipo di situazione, come: imboscate, attacchi, ingaggi, ricognizioni, pattugliamenti, e tanto altro ancora. Sulla "risposta" della squadra a tutto questo si fonda l'esperienza, e la forza, di ogni squadra. Una delle cose basilari per superare queste sfide è il non farsi trovare impreparati, o spiazzati, dai nemici, dunque necessiterà conoscere, ed imparare, il giusto movimento di squadra in territorio ostile.

Il movimento dell'intera squadra sul campo (che sia il campo da gioco nostro, o uno in cui ci giochiamo per la prima volta) dipende da molteplici fattori, quali: la conformazione del terreno, la presenza di edifici o strutture, alberi, cespugli bassi, piccole collinette, boschi abbastanza fitti, fiumi o piccoli torrenti.

Tuttavia ci si muove generalmente in terreni poco praticabili, cercando di rimanere sempre coperti sfruttando la vegetazione del luogo, per avanzare in maniera quasi invisibile al nemico. Un buon movimento coordinato sul campo non solo è ottimo dal punto di vista strategico, ma anche per la qualità che può espletare la squadra nelle situazioni più avverse, come negli ingaggi con i nemici. Infatti se avremo una squadra disposta bene sul terreno difficilmente non sarà in grado di uscirne, sana e salva, da situazioni che possono prendere una piega storta.

Proprio come nel calcio, una formazione che la squadra dovrà assumere, deve essere necessariamente pensata.

Esempio di una tipica formazione da assumere in territorio ostile:

Analizziamo bene questa formazione.

Come "punta di diamante" abbiamo due scout, che hanno il compito un pò più rischioso degli altri, camminano leggermente staccati dal resto del gruppo, controllano accuratamente tutti i punti "sospetti" in cui potrebbero nascondersi nemici, sniper, o addirittura un intera squadra che sta aspettando la nostra per un imboscata. Al centro troviamo il cuore, e il cervello, dell'intera squadra, il capitano e il navigatore. Come si intuisce dal nome del loro ruolo, uno dirige la squadra e l'altro la guida, entrambi devono sopratutto collaborare e prendere le decisioni più importanti e gravose, sbagliando porterebbero con sè un intera squadra allo sbando, dunque ricoprono il ruolo più difficile e importante, e saranno gli operatori che dovranno essere necessariamente più coperti degli altri.


Ai lati troviamo 2 mitraglieri, o fucilieri, questi hanno il compito di contrastare gli attacchi laterali, nel Softair gli attacchi laterali sono i più frequenti (questo perchè i nemici non solo fanno avanzare la nostra squadra aspettando il momento giusto per sparare, e fare il più grosso numero di morti, ma anche perchè non converrebbe attaccare frontalmente in quanto non ci si può nascondere in maniera efficace) e loro dovranno essere quelli a sviluppare un grosso volume di fuoco, in modo tale che i compagni si accorgano che stanno per essere attaccati da un lato, e dunque cambiare immediatamente la disposizione della formazione per contrastare gli ostili.

Infine abbiamo la retroguardia, generalmente sono 2 fucilieri che chiudono le fila, servono per dare supporto negli ingaggi, e tengono d'occhio possibili scout nemici che possono attaccare la squadra da dietro. La retroguardia è fondamentale in una squadra, il loro ruolo è molto importante, in quanto sono operatori molto versatili per contrastare attacchi o per dare supporto a compagni in difficoltà.

Come potete notare questa formazione è molto compatta, senz'altro risulta essere il modo migliore per spostarsi avendo un pieno controllo, a 360 gradi, dell'intera area circostante. La distanza tra un compagno e l’altro non dovrebbe mai essere superiore ai 20 metri, data la insufficiente gittata delle Asg. Si tiene conto di questa distanza massima, da un compagno all'altro, perchè nel caso in cui un nostro compagno si allontani troppo, e venga attaccato, noi non saremo così reattivi da poterlo togliere in quella particolare situazione, rischiando di averlo "perso". Purtroppo la distanza tra un compagno e l'altro può variare di molto a seconda del tipo di terreno, o di luogo, in cui ci si trova.

...restando in tema leggi anche:

Il Fire-team, ecco come organizzare una squadra in campo
Share this article :

Posta un commento

Ultimi Commenti

 
Design Template by panjz-online | Support by creating website | Powered by Blogger