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Cos'è una MilSim? Alcune considerazioni


Molti nuovi giocatori, che di recente si sono approcciati al mondo del Softair, hanno sentito almeno una volta pronunciare la parola "MilSim", ma forse (data ancora per la scarsa esperienza) non sanno bene ancora cosa significhi.

Che cos'è una MilSim? E' davvero una questione su cui c'è molta diversità di opinione tra i Softgunner's esperti e persone influenti nel settore del Softair in Italia. Il termine "MilSim" deriva dall'abbreviazione di "simulazione militare". In questo articolo parleremo di alcune differenze che esistono tra una sessione di gioco "normale" di Softair ed una MilSim.


La durata della sessione di gioco

La durata di una MilSim normalmente dura dalle 8 alle 48 ore, potenzialmente è in grado di protrarsi ulteriormente. Al contrario di una sessione gioco "standard" che di solito dura circa 4 o 5 ore, ache qualcosina in più.

Tipo di gioco

A differenza di una giocata domenicale, come ad esempio un'amichevole, una MilSim ha caratteristiche di gioco un pò diverse (secondo alcuni totalmente un'altra cosa). Con pioggia, neve o vento e quasi nessuna pausa per potersi rifocillare a dovere, bisogna macinare chilometri su chilometri per affrontare gli obbiettivi durante l'intero percorso con estrema resistenza fisica e mentale.

Ovviamente una MilSim è pensata molto bene dagli organizzatori dell'evento, sta a loro decidere dove fare perno affinchè riesca non solo bella da giocare e divertirsi, ma anche dura ed impegnativa, come piace a noi. Questo perchè? Perchè che si vinca o si perda, dopo una MilSim si è sempre soddisfatti della fatica e delle prove che si sono affrontate e superate.


La MilSim è più complessa rispetto ad una modalità di gioco che si usa per passare del tempo la domenica come allenamento. E' un percorso di gioco più lento, in cui si spara meno, dove l'obbiettivo principale degli organizzatori di questi eventi è quello di portare i giocatori nella realtà di combattimento, con una forte componente strategica superiore, con situazioni tattiche molto dettagliate e particolari. Al contrario, si potrebbe dire che la nostra amata giocata domenicale somiglia quanto di più vicino ad un "Call of Duty", più arcade e meno realistica.

L'attrezzatura basilare per affrontare una MilSim

Ci sono alcuni componenti del "kit di un operatore MilSim", che di solito sono:  strumenti per la navigazione (bussole e GPS), sistemi di idratazione (Camelback, quasi obbligatorio in alcuni degli eventi più estremi), tasche in più per trasportare caricabatterie o caricatori, zaino (riempito con tutto l'occorrente, anche per un cambio mimetica alternativo), sistemi di comunicazione più avanzati (ad esempio, cuffie Peltor per amplificare il suono esterno e ridurre il rumore di fondo), kit di sopravvivenza, kit medico e l'uso di petardi o fumogeni.

Per continuare a giocare la notte sono spesso utilizzati occhiali per la visione notturna, ID-IR, occhi di gatto, lanterne per dare profondità alle visioni notturne e così via.


Munizioni e caricatori

Durante un evento MilSim le munizioni di un operatore sono molto spesso limitate, come anche il numero di caricatori per operatore durante l'intero evento. Dove non è normalmente permesso portare il classico sacchetto di pallini. Questo lo si fà non per limitare i giocatori dell'evento, al contrario, ogni operatore avendo una capacità di colpi limitata tirerà fuori tutta la sua esperienza per affrontare le situazioni in maniera realistica. Come se fosse una vera e propria missione da dover portare a termine, dove non hai sempre tutto quello che ti serve a portata di mano quando fà comodo averlo proprio in quel momento.

Il ruolo che hanno le comunicazioni

Per eventi di tipo MilSim il ruolo di ciascun operatore è più definito, tutti i giocatori devono essere perfettamente coordinati nei movimenti tattici che andranno ad eseguire sul campo. Anche nell'uso della radio, fondamentale per comunicare avendo l'intero controllo della squadra, per poter conseguire gli obiettivi di ogni operazione.

Proprio in questi eventi sono molto utilizzate le gerarchie all'interno della squadra, questo fattore influenza molto le comunicazioni che i più alti in grado danno durante lo svolgimento della missione, o ancor prima di arrivare su un obbiettivo strategico per acquisirlo dando le giuste direttive. Capirsi, comunicare, suggerire ed indicare sono cose essenziali per una squadra. La comunicazione in queste missioni è di primaria importanza.


Conclusioni

Secondo molti Softgunner's la differenza tra un evento MilSim, ed una giocata standard di Softair, risiede tutto nell'atteggiamento dei giocatori stessi, perché alla fine sono loro a decidere se non rispetteranno gli standard di missioni così impegnative, calandosi a pieno in un esperienza che li faccia godere l'approccio realisico.
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+ commenti + 2 commenti

Anonimo
20 febbraio 2015 alle ore 09:24

da giocatore (anche)di MilSim, credo nella descrizione manchino alcune cose. quella descritta è una partita HSA (Hard Soft Air) ma di MilSim ha poco, gli manca, oltre ai monofilari obbligatori, la componente di gioco di ruolo. MilSim è gioco di ruolo, senza di esso il MilSim non può esservi.

non si tratta solo di impegno fisico, di tattiche, di comunicazioni e gerarchia di comando (anche di questo, per carità), ci deve essere interazione tra i giocatori oltre il mero spararsi. interazione sia tra membri di fazioni diverse, sia con personaggi che giocano quasi solo di ruolo, spesso c'è una valuta di gioco ma cmq c'è sempre la possibilità, se non il dovere, di interagire con i giocatori in modo diverso dal semplice "manovriamo a colpiamoli".

ripeto, senza gioco di ruolo non c'è MilSim, che poi questo aggettivo venga spesso usato a sproposito, è un altra questione


Aquila

30 luglio 2016 alle ore 05:59

Sono d'accordo, quella descritta non è una milsim. Il grande salto da softair (che sia bimbominkia o hsa) sta nell'immedesimarsi nel ruolo, nell'ambiente e nel team. Perchè oltre alla concezione totalmente diversa dal softair (anche solo nella terminologia), la story-line è fondamentale: non si è più team A vs team B, ma, per esempio, patto atlantico vs narcotrafficanti internazionali.

Altro discorso non sottolineato a dovere, l'immedesimazione. Nei circuiti milsim, spesso la "missione" comincia ancora prima di arrivare con la macchina al campo. Bisogna prepararsi giorni prima. Insomma, è un vivere a 360° l'esperienza del softair...e anche qualcosa di più!

E non dimentichiamoci, il regolamento medico. Non è più un colpito=morto, ma è determinante l'uso di piastre balistiche, la figura del medico, le fasciature ecc ecc.

Comunque, non mi perdo in altri discorsi, se non per dire che l'unica cosa da fare per capire è provare di persona. A tal proposito voglio citare l'AWB (Airsoft Warfare Bureau), la più grande e migliore organizzazione in Italia per le Mil-Sim. Consiglio vivamente di provare a partecipare ai loro eventi. E' possibile anche partecipare come singoli. Date un occhiata al loro sito e capirete :)

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